Ieri sono stata alla 22ª EDIZIONE DEL SALONE DELLA FORMAZIONE, DELL’ORIENTAMENTO E DEL LAVORO, a Genova, Magazzini del Cotone per fare un intervento, insieme a Simona del Papa di ABB Italia, sul tema del Social Recruiting.
Parlerò del #SocialRecruiting assieme a HR e a Professionisti che si occupano di risorse umane, sarà l’occasione per avere spunti e risposte a domande su come utilizzare LinkedIn e Facebook per venire a contatto con i profili professionali più interessanti? Ha senso sperimentare Snapchat o i video? Su quali competenze marketing è meglio puntare per essere selezionatori davvero efficaci? Quali leve usare per coinvolgere colleghi (attuali e futuri) nella comunicazione aziendale? Ed altro ancora!
Un momento che mi è particolarmente caro perchè cominciare a creare un dialogo su queste tematiche nella mia città natale è per me un traguardo ed un punto di partenza per questo ti chiedo di condividere questo post con chi è appassionato a questi temi per proseguire un cammino di cambiamento assieme a noi, ti ringrazio!
Il corso sarà dalle 9.00 alle 13.00 presso Confindustria a Genova in Via San Vincenzo 2, per info 010.8338.461 o 010.8338.290
Per iscriverti puoi farlo qui
In questo post affronto il problema del Social Recruiting e della Web Reputation, due mondi ancora ahimè abbastanza lontani … si evidenzia, infatti, come la maggior parte dei selezionatori “Googlano” i nomi dei candidati mentre solo una ridotta percentuale di questi dichiara di averlo fatto almeno una volta con l’ovvia conclusione che la maggior parte dei candidati cerca si lavoro, ma è ignara di cosa sia immediatamente associato al proprio nome on line.
Mi piace però ricordare che il Personal Branding lo hanno tutti, che lo curino o meno, e sempre di più la nostra immagine arriva ai selezionatori ancora prima di noi stessi (quantomeno prima di quando potremo davvero sederci davanti a loro), vi ricordate questo post?
Ovvietà
A presto
Anna
Le aziende e le persone, (candidati, ma anche consumatori) dovrebbero incontrarsi in luoghi comuni, invece sempre più spesso leggo di indagini che evidenziano risultati discordanti: le aziende sono da una parte e i candidati dall’altra.
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buona lettura
Anna