di Anna Martini, @mammadi6maschi

Passioni Personali, Personal Branding e Colloquio

Passioni Personali, Personal Branding e Colloquio

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Quando si parla di passioni personali l’argomento si fa interessante: ognuno di noi ha conoscenze e interessi diversi e, quando si trova a parlarne agli altri, lo fa in maniera “autentica, passionale e immediata”, diventa trasparente e luminosa, un po’ come quando la luce s’infrange  su un diamante e ci mostra tutte le sue facce nell’insieme.
Il Personal Brand, sappiamo, è strettamente connesso con l’autenticità dei contenuti che condividiamo e, proprio questa autenticità genera la fiducia nell’ascolto.

La fiducia, l’ascolto e l’autenticità sono elementi preziosi durante un colloquio di selezione

Da dove nasce la mia riflessione
Nasce da un periodo inteso di networking on e off line, dalla conoscenza di tante persone, tante professioni diverse, interessi, stili di comunicazione.
“Chi ama Miyazaki, chi la politica, chi sa tutto sul satellite Uars, sul coworking, sul SEO, sull’Indie Rock ……. tanti stili di Personal Branding, tanto sentimento nel comunicare mi generano un’enorme curiosità: vorrei approfondire, leggere, googlare, sapere tutto! “
Quasi sempre quando incontro persone nuove, aziende o candidati che siano, cerco subito di capire quale è la lo “passione” perchè credo che osservare e ascoltare parlare le persone della loro passione ci faccia percepire molto di loro.
Da selezionatrice, devo dire che non trascuro questo aspetto e vorrei aiutare i “selzionati” a rifletterci.

Le mie considerazioni
Le persone, parlando liberamente delle loro passioni, sono autentiche, spontanee e “più leggibili”; è molto interessante capire l’angolazione da cui osservano le cose, le interpretazioni che danno, il livello di approfondimento; mi stupisco sempre di quante cose si possono sapere sui più disparati argomenti e mi chiedo: se davvero potessimo imparare tutto attraverso la passione di chi ce la racconta quanto sarebbe divertente?

Sul finire di un colloquio lascio sempre uno spazio per parlare delle passioni dei candidati, mi serve come chiusura e soprattutto per “dare forma” a sensazioni che fino a quel momento, magari, non sono riuscita a decifrare; lo sguardo si alza, le persone ricordano, iniziano a sorridere, scendono un po’ più nel personale, fanno esempi concreti e “sono vere”.

Consigli
Ognuno dovrebbe affrontare un colloquio con la consapevolezza di sè e delle proprie passioni, del proprio talento, dei propri punti di forza.
Il mio suggerimento è quello di avere delle buone risposte da fornire alla classica domanda: “cosa fa nel tempo libero? quali sono i suoi interessi? Le sue passioni?”.
Potrebbe essere banale, ma molti candidati non sono pronti a rispondere a domande del genere … allora ricorrono alle classiche risposte: leggo, guardo film, faccio sport.
Devo però confessarvi che, mentre questi non lasciano una particolare impronta nella mia memoria, mi ricordo molto bene di chi mi ha trasmesso e fatto sentire la sua passione, che sia l’indie rock o la traiettoria del satellite Uars, di quelle persone conservo una sensazione viva, come si ricordano il bagliore e la luce di un diamante: ne ho un ricordo preciso perchè mi hanno permesso di conoscere qualcosa di loro e di vederlo attraverso i loro occhi.

Lasciare un ricordo, un’impressione vera, trasmettere fiducia sono elementi molto utili per farsi scegliere, scegliendo!
A presto

6 comments

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  1. Come al solito un post ottimo e molto utile. Soprattutto in questo periodo in cui la mia soddisfazione lavorativa sta progressivamente diminuendo, mi accorgo che le passioni hanno un ruolo fondamentale nella nostra vita.

    • Anna Martini

      30 Settembre 2011 at 14:27

      Grazie @Sabino della visita e del commento 😀 a presto!

  2. Filippo

    29 Settembre 2011 at 17:54

    Complimenti per l’articolo 😉

    Non c’è fortuna più grande di riuscire a trovare un lavoro che rispecchi le proprie passioni.

    Il problema è che spesso ci troviamo di fronte a dei bivi, in cui le nostre passioni si scontrano inevitabilmente con la razionalità della scelta: molte volte il buon senso ci porta a propendere per la strada più sicura e “redditizia”, mettendo in gioco però la passione e l’entusiasmo per il nostro lavoro…E forse non sempre ne vale la pena!

    • Anna Martini

      30 Settembre 2011 at 14:26

      grazie @Filippo molto vero ciò che scrivi, qui ho in parte parlato di vision nel lavoro …
      grazie della visita, a presto!

  3. Luc@

    1 Dicembre 2011 at 11:15

    Niente di più vero, secondo la mia esperienza non sono poi tantissimi ad avere passione per qualcosa, molti hanno solo interessi generici.
    Scelgo però di investigare quasi subito, in un colloquio di lavoro, sulle passioni personali, secondo me predispone subito ad un rapporto meno formale e più sincero.
    Complimenti per il post

    • Anna Martini

      1 Dicembre 2011 at 11:24

      Grazie @Luca siamo sulla stessa lunghezza d’onda dunque! Parli un gergo tecnico, sei del settore direi … (forse su linkedin ti ho trovato..) A presto

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